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Dio non Uccide

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Dio non uccide

 

Dios no mata.

Era scritto sui muri,

Con inchiostro rosso del sangue,

Dei prigionieri.

In un carcere d’Argentina.

Terra sorella. Antico lager d’anime gentili.

Oggi il lager è il mondo,

E il filo spinato circonda

Le nostre anime

Anelanti alla pace.

Dio non uccide. Ma ama il diverso.

Uomini bui campeggiano

Oscurando il sole. No.

Non sarà catturata

La libertà dell’anima.

Anche se ora vedo

Mute anime che solcano

Un triste azzurro lago.

 Lorenzo Mullon - 06/03/2015 16:02:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

evviva gli Orixa!
mi piace pensare che siano come a Goa
https://www.youtube.com/watch?v=jfdqlM-1w6A
una dimensione che forse abbiamo avuto ma è stata persa
per seguire la cupezza del potere . . .
le feste da noi sono scarse e tristi
meglio al sud comunque, più vere, sanguigne, solari

 Carlo Rossi - 06/03/2015 15:24:00 [ leggi altri commenti di Carlo Rossi » ]

certamente, musica, preghiere, cibi preferiti, feste, colori e modo di vestire, giorni settimanali dedicati a ciascun Orixa

 Lorenzo Mullon - 06/03/2015 15:02:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

forte!
grazie, io mi sento politeista pluralista
(giusto per ridere eh, le etichette sono sempre oscene)
se ci fosse un "Dio" al di sopra andrei a scovarlo per cacciarlo
un dittatore
o un monarca assoluto
ma non c’è
e non devo fare nemmeno questa fatica
esiste solo come fantasma
l’aveva già capito Meister Eckhart
penso ci siano altre entità molto ma molto più evolute, questo sì
nel senso più vicine alla loro anima
noi più lontani dall’anima
più grezzi e rozzi
e quindi ci siamo inventati la storiella di "Dio" per giustificare la lontananza da noi stessi

o forse mi sbaglio, non è una teoria la mia, me ne frego delle teorie
vale quello che sento
sono per l’istinto

ma questo Umbanda mi sta davvero molto simpatico
soprattutto se fosse una Umbanda musicale

 Carlo Rossi - 05/03/2015 14:48:00 [ leggi altri commenti di Carlo Rossi » ]

Umbanda Candomble

Gli Orixàs (si legge Orisciàs) sono i modi in cui Dio si manifesta nell’Universo, sia in spirito che in materia. Gli Orixàs sono manifestazioni divine che attuano sia sul piano della materia che a livello spirituale.
La maggior parte delle persone definisce l’Umbanda come una sorta di politeismo di origine africana o, peggio ancora, come una sorta di animismo. Non è assolutamente così. Gli Orixàs sono divinità, non Dei pagani. E per divinità bisogna intendere una proprietà di quel divino assoluto che noi chiamiamo Zambi.
Se Dio è Assoluto, significa che è presente ad ogni livello dell’Essere. Così avremo moltissimi Orixàs, anche se i più conosciuti sono 7. Numero mistico che rappresenta la fusione del 4 (materia) con il 3 (spirito). In realtà il sette ha funzione simbolica e naturalmente gli Orixàs sono molti di più.
Questo modo di concepire gli Orixàs è proprio dell’Umbanda e non può essere applicato ad altre tradizioni afrobrasiliane quali il Candomblè o il Batuque e nemmeno alla Santeria cubana.
Ogni essere vivente vibra della straordinaria forza vitale di Zambi, ogni creatura, ma per estensione possiamo dire che qualsiasi cosa presente ha in sè una scintilla divina, pertanto anche le piante, gli animali, i micro organismi, persino i minerali e le pietre.
Secondo l’Umbanda in ciascuno di noi vibrano differenti Orixàs, anche se sono due i più importanti che reggono un individuo. Questi due Orixàs sono chiamati Orixàs di testa (Orixà de cabeça) e ogni individuo si dice che abbia pertanto un Padre e una Madre spirituali, di cui riflette le caratteristiche principali, il modo di essere ed, a volte, persino il destino.
Conoscere il proprio Orixà di testa è a volte difficile e solamente l’esperienza di un Pai do Santo o una Mae do Santo (rispettivamente sacerdote e sacerdotessa) possono svelare l’arcano attraverso la loro esperienza e tramite il Jogo dos Buzios, un oracolo che si avvale dell’impiego di conchiglie del tipo ciprea.
In Africa gli Orixàs cultuati erano più di 400, tuttavia in Brasile quelli maggiormente cultuati sono sedici, in riferimento alle sedici combinazioni principali del Jogo dos Buzios. Ecco una lista dei maggiori Orixàs, con le loro caratteristiche, la loro storia, i loro gusti...e la loro personalità...che trasmettono spiritualmente anche ai loro figli.

 Lorenzo Mullon - 05/03/2015 14:30:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

ma abbiamo bisogno di un "Dio"?
siamo energia, questo basta
l’energia non si crea e non si distrugge
mi permetto di suggerire un’altra ipotesi, cara Laura:
nel mondo alla rovescia i figli creano il padre
anzi, la scrivo

 Laura Costantini - 05/03/2015 13:29:00 [ leggi altri commenti di Laura Costantini » ]

Gesù diceva di essere figlio di Dio, della stessa sostanza del Padre, ma
agli altri li chiamava Fratelli, giusto?
Quindi tutti figli di Dio della stessa sostanza del Padre, se Gesù è il primo uomo, e Dio anch’egli, così pure noi!

 laviniafrati - 05/03/2015 11:57:00 [ leggi altri commenti di laviniafrati » ]

Ma che bella coincidenza! Proprio oggi ho letto un’altra splendida poesia (complimenti Carlo Rossi,questa tua è splendida,, ossigeno per il cervello) su questo tema, del poeta Edgar Lee Masters che dice:

Prima mi accusarono di condotta molesta,
non essendoci leggi contro la bestemmia.
Poi mi rinchiusero in manicomio
e fui ammazzato di botte da un sorvegliante cattolico.
Il mio torto fu questo:
dissi che Dio mentì ad Adamo e lo destinò
a vivere una vita da sciocco,
ignaro del male come del bene del mondo.
E quando Adamo gabbò Dio mangiando la mela
e scoprì la menzogna,
Dio lo cacciò dall’Eden per impedirgli di cogliere
il frutto della vita immortale.
Ma, Cristo! voi gente di buon senso,
ecco cosa dice Dio stesso nel libro della Genesi:
«E il Signore Iddio disse, ecco che l’uomo
è diventato come uno di noi» (un po’ d’invidia, vedete),
«a conoscere il bene e il male» (smascherata la balla che tutto è bene);
«e allora, per paura che allungasse la mano a prendere
anche dall’albero della vita e ne mangiasse, e vivesse in eterno,
il Signore Iddio lo cacciò dal giardino dell’Eden»
(La ragione per cui credo che Dio crocifisse il proprio Figlio
per uscire da quello squallido impiccio è che ciò è proprio da par suo).

Mi sembra che abbia detto abbastanza.



 Lorenzo Mullon - 05/03/2015 10:35:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

vedo che nessuno risponde
e allora aggiungo
che l’esistenza di un "Dio" unico sarebbe un vero male
il peggiore
ma per fortuna la realtà ci dispensa da una simile sciagura
peggiore anche per se stesso
una terribile condanna vivere da "Dio" unico
mettetevi nei "Suoi" panni
deve pure decidere quando toglierti di mezzo
costretto a fare il killer
se fosse un "Dio" unico dalla personalità multipla ancora ancora
ma un "Dio" unico dalla personalità singola
una maledizione pazzesca
l’amore diventerebbe la dittatura di un’unica visione
noi tutti figli dello stesso satrapo
(altro che Berlusconi, o Gengis Khan!)
appiattiti ad un pensiero monolitico
e con le stesse leggi valide ovunque
micidiale
ma vi rendete conto?
mi sa di no
nessuno qui si rende conto della follia di un "Dio" unico
svegliatevi!

< forse eh . . . prendetela come ipotesi, non è un dogma, una ipotesi tra le tante, però dite qualcosa
o avete paura? >

 Lorenzo Mullon - 04/03/2015 09:19:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

apre una serie di riflessioni questa poesia
se "Dio" esiste, anche l’inflessibile Atropo è una creatura di "Dio"
noi stessi ci possiamo nutrire solo di animali e piante che abbiamo ucciso
chi avrebbe più diritto ad uccidere? il "Dio" dittatore che ha stabilito un ordine arbitrario
o gli esseri umani, altrettanto dittatoriali e arbitrari nei confronti dei loro simili e della natura?

si potrebbe dire che "Dio" ci uccide per amore
mentre noi no
o forse anche noi uccidiamo per amore?

ci uccide per donarci una vita "eterna"
e allora perché ci fa venire prima qui?
tanto vale suicidarsi subito, anche per protesta verso un dittatore così assurdo

un bel garbuglio . . . .

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